A Venezia terzo congresso Aiteb
Anche in Italia il botulino si consolida e moltiplica il suo impiego in campo estetico e terapeutico per migliorare il proprio aspetto e curare la propria salute confermando il trend di crescita per il 2018. 36 relatori italiani e internazionali e 400 esperti provenienti da tutta Italia e dall’estero, si sono confrontati in una Due Giorni di altissimo livello scientifico a Venezia il 22 e 23 settembre nella scuola grande di San Rocco nel 3° Congresso Nazionale “La Scienza incontra l’arte del bello.
L’esperienza della bellezza” organizzato da AITEB (Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino) in programma il 22 e il 23 Si allarga la gamma dell’impiego del botulino: l’ultima generazione del farmaco cosa potrà offrire ai medici e quindi ai pazienti per riacquistare bellezza e ringiovanimento? Cosa può fare la medicina estetica per recuperare la qualità della vita di un paziente oncologico? In campo terapeutico, è noto che da anni il botulino cura numerose patologie dermatologiche, urologiche, neurologiche, oculistiche e altro, ma recentemente le applicazioni hanno allungato il passo verso la ricostruzione dei volti che hanno subito traumi, la correzione delle asimmetrie del volto, il trattamento delle paralisi facciali, il controllo dei tic e delle smorfie. Ma Il farmaco è in grado di ridurre anche del 90% la sudorazione e l’arrossamento (flush) del viso dovuto alla menopausa.
Da almeno una decina d’anni, studi internazionali, tuttora in corso, stanno provando l’efficacia del farmaco iniettabile per “placare” quel rossore che compare all’improvviso nel volto, accompagnato dalla sudorazione che in certi soggetti risultano effetti eccessivi e talvolta imbarazzanti. In questa direzione, i risultati di alcuni studi sono stati illustrati nel corso del 3° Congresso Nazionale AITEB «La scienza incontra l’arte del bello. L’esperienza della bellezza».
Il” flush” che è alla base della formazione dei capillari del viso e anche del rossore – spiega Maurizio Benci, dermatologo AITEB – sta assumendo sempre più rilevanza per i problemi estetici e psicologici che spesso portano con sé. Ci sono casi in cui la donna che ne soffre è refrattaria alla terapia farmacologica e allora, per controllare questi disturbi, si percorre un’altra strada, un’alternativa ai farmaci, quella del microbotulino iniettato in piccole dosi sotto cute sul volto: fronte guance e mento.
Vengono eseguite delle iniezioni distanziate un centimetro l’una dall’altra, si può arrivare anche a un centinaio, usando l’anestesia topica (crema). L’azione del botulino si esplica agendo sui mediatori che regolano la vasodilatazione e la vasocostrizione e inibendo i neuromodulatori che causano l’infiammazione. Il farmaco agisce nell’arco di un paio di settimane e il risultato rimane stabile circa quattro mesi. Il rossore e la sudorazione possono ridursi anche del 90%. Se si interviene precocemente il rossore può arrivare a zero.
Giuliana Lucca
Articolo tratto dal periodico online Veneto Eccellenze